Tra il 12 e il 15% delle donne europee, dai 16 anni in su, sarebbero oggetto di violenze domestiche nel quadro di una relazione. E molte continuano a subire sevizie fisiche e sessuali dagli ex partner anche dopo la separazione. Sono dati agghiaccianti, se si pensa che è tuttora la principale causa di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni. Il fenomeno riguarda tutti i Paesi europei, senza distinzione tra nazioni ricche o povere: in Gran Bretagna si registra l’incidenza più preoccupante. Il problema non può e non deve essere ignorato. Per uscire da questa situazione, i Capi di Stato e di Governo dei Paesi membri del Consiglio d’Europa hanno deciso di promuovere una Campagna a difesa delle donne vittime di violenza domestica. Campagna che sarà lanciata lunedì prossimo a Madrid proprio sotto la presidenza sammarinese del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Chiari gli obiettivi: sensibilizzare al fatto che la violenza sulle donne è un attentato ai diritti della persona, alla quale tutti devono reagire; incoraggiare gli Stati membri a dare prova delle proprie volontà politiche, sviluppando le risorse sufficienti ad ottenere risultati concreti per mettere la parola fine a tali atti di violenza; promuovere l’attivazione delle misure legislative disposte dal Consiglio d’Europa e dei piani d’azione nazionali. San Marino, a livello interno, seguendo le indicazioni dell’Organizzazione di Strasburgo, sta predisponendo un ampio programma di iniziative e il lancio di una propria campagna nazionale.
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