Dopo l'apertura del Titano alla produzione della cannabis per scopi terapeutici, è quasi tutto pronto per le coltivazioni. La prima impresa ha già avviato l'attività. Dopo l'ottenimento della licenza e l'acquisto dei macchinari, a breve dovrebbero essere consegnate le piante madri e si inizierà con la produzione.
L'iter è complesso e tenuto sotto osservazione dall'Agenzia sammarinese di controllo sulla cannabis - afferente all'Authority Sanitaria. Sono sette le licenze finora rilasciate – tra cui quella dell'azienda già operativa - e due le imprese in attesa di nulla osta. La coltivazione segue regole precise, spiega il dirigente dell'Authority, Claudio Muccioli: la cannabis si coltiva solo in capannoni industriali e in ambiente chiuso. Nessun collegamento con la cannabis a fini ludici, ricorda Muccioli.
I medicinali andranno ad aiutare i malati oncologici, saranno utilizzati nella terapia del dolore e per le patologie neurologiche, insieme a tanti altri utilizzi. I farmaci che usano queste sostanze, spiega Muccioli, riescono ad avere un'efficacia elevata, perché l'unione delle sostanze contenute al loro interno permette di ottenere diversi effetti benefici.
La cannabis terapeutica è usata già da anni a San Marino, per particolari casi. Ma ora siamo in una nuova fase e si sta lavorando per allinearsi agli standard richiesti. Ad oggi, spiega l'Authority, non è ancora stato definito in modo preciso, da parte dell'Iss, l'elenco delle patologie per cui lo Stato riconosce la gratuità dei farmaci con cannabis e l'elenco dei dottori che possono prescriverli. Il centro Farmaceutico è invece già pronto ad evadere le richieste.