In Medicina – si sa - si è abituati a ragionare sull'efficacia di un trattamento, piuttosto che sulla sua eco mediatica. E in Repubblica, come altrove, le sostanze stupefacenti – come la morfina - vengono normalmente utilizzate per il trattamento di patologie dolorose. “I cannabinoidi – sottolinea il responsabile della terapia intensiva e della medicina del dolore, Nicolino Monachese – sono la novità di questi ultimi anni. Il Sativex – uno spray orale, basato su estratto di cannabis – viene già dispensato gratuitamente dal servizio farmaceutico sammarinese per il trattamento del dolore nei pazienti affetti da sclerosi multipla o alcuni tipi di lesioni del midollo”. Nessun tabù, dunque. L'approvazione dell'Istanza d'Arengo, in materia, potrebbe però comportare un più diffuso utilizzo di questa sostanza. “Gli effetti dei derivati della cannabis – ricorda infatti Monachese - sono stati studiati nella terapia di numerose patologie; anche per controllare la nausea e il vomito in soggetti affetti da HIV, Epatite C, o sotto Chemioterapia”. Ma il costo delle relative medicine – ad esempio in Italia - è a carico del paziente, se si escludono normative regionali come quella della Toscana. Il Titano potrebbe seguire quest'ultimo esempio. Fino ad ora, afferma il Direttore dell'Authority Sanitaria, Andrea Gualtieri, avevamo effettuato noi – per conto della Segreteria agli Esteri - i controlli sull'utilizzo dei medicinali contenenti sostanze psicotrope, per poi rendere conto agli organismi ONU. Tutto ciò per offrire garanzie contro un eventuale traffico di stupefacenti. A seguito di questo cambiamento, potrebbe registrarsi un incremento nell'utilizzo di tali medicinali, e di conseguenza rendersi necessaria l'istituzione di un organismo ad hoc per il monitoraggio; tanto più se si deciderà di produrre, a San Marino, la marijuana a scopo terapeutico, come avverrà in Italia. Nel Belpaese sarà l'Esercito ad occuparsi della cosa, nello stabilimento chimico militare di Firenze
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