Inizialmente gli chiedeva di pagarle l’affitto; poi tutte le spese del suo appartamento di Ravenna, infine altre somme di danaro. Richieste sempre più esose, in cambio del silenzio. Altrimenti, giurava, avrebbe raccontato alla moglie di lui – 56enne commerciante benestante di Cattolica –, della loro relazione extraconiugale. Ma alla fine è andata male alla 23enne prostituta nigeriana, protagonista di questa tipica storia di corna e ricatti da strapaese. Dopo aver versato in pochi mesi qualcosa come 9000 euro, l’uomo ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri, che hanno colto in flagrante la giovane nigeriana. Si era appena fatta consegnare un cellulare da 600 euro. Inevitabile l’arresto per estorsione. Sempre i militari dell’Arma – ma questa volta della compagnia di Riccione – hanno stroncato sul nascere un tentativo di truffa di 4 partenopei in trasferta in Riviera. Armati di carte di credito clonate, e documenti contraffatti, avevano iniziato ad acquistare – con contratti a rate – costosi i-Phone ed i-Pad. Non sapendolo i 4 erano pedinati dai carabinieri. La trappola è scattata all’interno del Centro commerciale Le Befane, dove si erano fermati per un panino e per l’ennesimo acquisto di cellulari e tablet, questa volta non andato a buon fine. Per tutti è scattato l’arresto per possesso di carte di pagamento contraffatte e falsificazione di documenti. Nel video l’intervista ad Antonio De Lise (Comandante Carabinieri Riccione)
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
Riproduzione riservata ©