l magistrato di sorveglianza sarebbe assente agli incontri nel carcere di Rimini da circa un anno. Lo ha riferito il garante dei detenuti dell'Emilia Romagna, Desi Bruno, spiegando che le condizioni igienico-sanitarie in carcere sono "decisamente migliorate", ma perdura appunto il "disagio particolarmente significativo" per "la mancanza di risposte (e i ritardi) alle istanze presentate da parte della popolazione detenuta, che riferisce di non avere più visto il magistrato di sorveglianza in carcere, per gli incontri con coloro che ne hanno fatto richiesta, da circa un anno". Le principali criticità, a quanto è stato riportato alla figura di garanzia dell'Assemblea legislativa, risiedono non tanto nella "mancanza di una direzione stabile, dal momento che il ruolo direttivo a cui è attualmente attribuita già riveste la titolarità della funzione in un altro istituto", quanto nei "rapporti con il magistrato di sorveglianza territorialmente competente", specialmente per i detenuti condannati in via definitiva, che hanno anche inviato una lettera alle autorità competenti. Per quanto riguarda invece la situazione della struttura, "le condizioni igienico-sanitarie, come anche certificato dell'Ausl di Rimini, sono decisamente migliorate rispetto al passato". Nel corso del sopralluogo, personale penitenziario ha però segnalato che "in tre celle di una sezione, in ragione di finestre che hanno una evidente ampiezza sotto-dimensionata, durante la stagione estiva si raggiungono temperature molto elevate". La Garante segnalerà il problema all'Ausl per le necessarie verifiche e decisioni. Il dato relativo alle presenze, infine, è risultato sotto controllo, secondo il trend dell'ultimo anno: erano 96 le persone (di cui 47 stranieri), a fronte di una capienza regolamentare di 130.
Riproduzione riservata ©