E’ forse il primo episodio di questo tipo avvenuto sul Titano e forse proprio per questo motivo il riserbo delle parti è ancora grande. Un dipendente della Cassa di Risparmio – un addetto allo sportello pare – passa ad un istituto di credito concorrente - la banca commerciale di San Marino – e porta con sé un certo numero di ex-clienti. Fin qui tutto abbastanza normale: è piuttosto comune che un funzionario di banca riesca a creare nel tempo un rapporto speciale con alcuni clienti e che questi scelgano di seguirlo in caso di cambio di istituto di credito. Questa volta però – almeno secondo i vertici della Cassa di Risparmio, che hanno denunciato il caso alla magistratura – ci sarebbe di più; ci sarebbe un comportamento penalmente rilevante dell’ex dipendente. Forse – ma è solo un’ipotesi – una violazione del segreto professionale. In seguito alla querela, la Gendarmeria avrebbe effettuato perquisizioni sia sul nuovo posto di lavoro che nell’abitazione del ex-dipendente Carisp. “Ciò che sta succedendo – fanno sapere dalla Banca Commerciale – non riguarda i nostri rapporti con la Cassa di Risparmio, ma unicamente quelli tra quest’ultima e il suo ex-dipendente; problemi nei quali noi non vogliamo entrare”.
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