I supermercati italiani in accordo con il governo stanno applicando il blocco dei prezzi su alcuni prodotti fino al prossimo 31 dicembre. Questo provvedimento ha sollevato polemiche oltre confine. Secondo l’Eurispes, infatti, garantisce alle famiglie un risparmio pressocchè nullo, che si aggira intorno ai dieci centesimi ogni mille euro di spesa. Anche a San Marino i supermercati e gli ipermercati della grande distribuzione associati ai rivenditori italiani stanno attuando la politica del congelamento dei prezzi su alcune tipologie di prodotti. Il periodo di blocco varia a seconda del marchio. In alcuni casi è partito dall’autunno 2003 e si protrarrà sino a pasqua 2005, in altri casi scadrà alla fine dell’anno, tutto dipende dalle scelte fatte dal marchio italiano d’origine. In realtà questo provvedimento non ha cambiato le abitudini dei consumatori che continuano ad affidarsi alle offerte dei propri supermercati e ai soliti marchi. Tra l’altro sono davvero tante le voci che restano fuori da questa iniziativa salva-spesa; dalla frutta e verdura alla salumeria : in pratica tutto quello che non è confezionato. Molti sammarinesi poi continuano a rivolgersi a dettaglianti per i prodotti di largo consumo che naturalmente non sono interessati dal blocco. Il presidente dei commercianti Marco Arzilli sottolinea che San Marino è già competitiva di suo rispetto all’Italia. La nostra realtà è inoltre legata alla piccola distribuzione ed è importante che si istauri un rapporto di fiducia tra cliente e commerciante riguardo alla garanzia di una tutela dei prezzi. Va bene il blocco- conclude Arzilli- ma credo che possiamo fare qualche cosa di più, agendo sulla competitività del mercato attraverso la finanziaria ad esempio e nuove iniziative da concordare al più presto ai tavoli giusti.
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