Botta e risposta a distanza tra l’Usc e il Comitato per la nascita del Casinò. Di qualche giorno fa la presa di posizione del presidente dei commercianti, Marco Arzilli, secondo il quale il punto di arrivo è identico ma diversi gli obiettivi e i percorsi. Fondamentale per l’Unione commercianti la gestione dell’eventuale casa da gioco che deve essere retta da ente o società partecipate a maggioranza dallo Stato, mentre l’azione del comitato si sofferma invece, sostiene Arzilli, sui diritti di concessione, aspetto che l’Usc combatte per evitare che allo Stato vadano solo le briciole e ai gestori il grosso degli introiti. Immediata la risposta del Comitato promotore referendum sul casinò che imputa all’Usc l’incapacità di assumere iniziative concrete e trasparenti in una materia importante per lo sviluppo del comparto turistico. E anche i Popolari Sammarinesi intervengono sul tema: mentre la gente si accalora sui vari scandali alla maggioranza importa solo del casinò. Lo dimostrano, scrivono i Popolari le concessioni in esclusiva del gioco d’azzardo a società private, i viaggi a Vienna, i tentativi di aprire sale in Città e a Rovereta, il rinnovo di certe convenzioni, i partiti che nascono solo per il casinò e i nuovi referendum.
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