La tavola periodica non è più la stessa. Da quando Mendeleev l'ha creata nel 1869 ha fatto varie evoluzioni: di recente l'ultima, sui nomi degli elementi, a cui ha partecipato anche il Dipartimento Istruzione di San Marino. A rappresentarlo Benedetta Bindi, coordinatrice del centro di monitoraggio per il sistema di istruzione e formazione e già docente di chimica al liceo.
Nel 2022 lo Iupac, organizzazione internazionale dedicata alla chimica, ha stabilito i nomi inglesi degli ultimi elementi scoperti, quelli che nella tavola periodica vanno dal 112 al 118. Necessario poi tradurli nelle varie lingue, compreso l'italiano: in questo caso sono stati coinvolti tutti i Paesi italofoni e quindi anche San Marino. I rappresentanti hanno concluso da poco il progetto iniziato a maggio e hanno approvato una bozza finale. Un'occasione, gli incontri online, anche per definire il nome degli elementi che non avevano una scrittura univoca: scelto ad esempio “argon” anziché “argo” e nichel e non nickel.
"Sappiamo che la tavola periodica è lo strumento che tutti i chimici usano, sia nell'istruzione che nel lavoro - commenta la Bindi -. In questo progetto sono stati coinvolti il Cnr, la Società Chimica Italiana, Federchimica, la Società Chimica Svizzera di lingua italiana e il Dipartimento Istruzione di San Marino". A fine agosto l'ufficialità e la pubblicazione durante un convegno a Milano della Società chimica italiana.
Nel video l'intervista a Benedetta Bindi, Dipartimento Istruzione