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Compleanno Rtv: intervista al Dg Romeo su Repubblica.sm, una occasione per riflettere

27 apr 2018
il taglio delle torta dei Presidenti Rtv (@Flippo Pruccoli)
il taglio delle torta dei Presidenti Rtv (@Flippo Pruccoli)
Il compleanno della Tv di stato diventa, per il Dg Romeo, un momento di riflessione. L'invito che rilancia dalle pagine di "Repubblica.sm" è quello a sfidare il mare aperto.


Parte dall'anniversario celebrato la mattina con la Reggenza "che ha dato un senso al lavoro di questi anni" confessa Carlo Romeo a Olga Mattioli: "Non è facile fare questo mestiere se non ci si sente parte integrante di un tessuto sociale". Poi la festa della famiglia Rtv, passata e presente. Quando gli si chiede del suo contributo all' emittente di stato, Romeo indica la rotta intrapresa, "mettere insieme una serie di professionalità già esistenti e farle diventare gruppo. Difendere ciò che facciamo e correggerlo quando sbagliamo. Valorizzare le professionalità più esperte e formare quelle nuove".

Una Tv che dopo un quarto di secolo può avere un suo ruolo nel panorama mediatico internazionale. I tempi sono cambiati, ma anche il pubblico è cresciuto, "più competente" e attento anche ai temi internazionali. In quest' ottica il Dg spiega la nuova corrispondenza da Dubai, geopoliticamente e finanziariamente centrale anche per il Titano.

Allarga poi lo sguardo a tutta l'informazione sammarinese, "prigioniera di una tradizione prestigiosa ma pericolosa se non dichiarata: quella dei fogli di parte". Hanno tutti il diritto di esistere - spiega - purchè non travestiti e rispettando le regole 'basic' della professione.

Sollecitato dalla giornalista, Romeo guarda al futuro, ai nuovi media, "del web mi terrorizza la dipendenza soprattutto fra i più giovani".

Conclude con un pilastro: la libertà di stampa, che "si salvaguarda da parte dei media rispettando il proprio mestiere, la propria testata e soprattutto il proprio pubblico", conclude il Direttore Generale di Rtv. Rispetto che deve arrivare dalle istituzioni e da un pubblico sempre alla ricerca della corretta informazione: "quella che parla al cervello non alla pancia".

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