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Condannato per aver eseguito prelievi sul conto corrente di un omonimo

23 gen 2008
Tribunale
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Tutto era nato da un errore materiale, avvenuto nel maggio 2005. Luca Bianchi, nato nel ’78 e residente a Rimini, voleva versare il suo assegno da 1.300 euro circa sul suo conto corrente in una filiale della Cassa di risparmio. Ma l’addetto allo sportello lo aveva versato per sbaglio sul conto di un altro Luca Bianchi, anch’egli correntista presso la Cassa di risparmio e omonimo del primo. La banca si era poi resa conto dell’errore ed aveva effettuato lo storno. Poteva finire tutto lì, ma il primo Luca Bianchi ha sfruttato l’errore ed ha continuato a giocare sull’omonimia, recandosi in banca e chiedendo il saldo a nome di Luca Bianchi: non avendogli chiesto documenti d’identità, gli operatori hanno continuato a confonderlo con l’altro, e da quel momento Bianchi ha iniziato i prelievi nel conto corrente che non era il suo. In un primo momento è riuscito a portar via circa 11mila euro, poi l’inghippo è venuto alla luce e la banca ha dato la possibilità a Bianchi di appianare il suo debito attraverso un piano di rientro che comprendeva anche rate mensili. Per un po’ le ha onorate, poi ha smesso di farlo, ed ha cambiato filiale della banca per continuare il suo giochetto. Alla fine aveva portato via circa 28mila euro. La Cassa, che si è costituita parte civile nel procedimento per truffa e falsità materiale, lo ha denunciato. L’avvocato di parte civile, Gian Nicola Berti, ha chiesto il risarcimento di 16.500 euro per danno emergente, mentre il procuratore del Fisco Roberto Cesarini voleva una condanna a 9 mesi. L’avvocato difensore, Ivan Dall’Ara, ha sottolineato l’estrema confusione nella quale la banca ha operato, aggiungendo che senza la confessione del suo assistito mai si sarebbe arrivati a capire chi aveva prelevato che cosa. Confessione che il commissario della legge Vittorio Ceccarini ha riconosciuto, condannando l’imputato a 6 mesi di prigionia e a 300 euro di multa, concedendo sospensione e non menzione. Dovrà risarcire però la banca di 16.500 euro.

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