Il finanziamento dello Stato per la sanità è pari a 52 milioni e 800 mila euro e pur ritenendola insufficente la consulta ha dato voto favorevole al Bilancio Previsionale 2008. Rilevando però che negli ultimi anni il taglio al bilancio statale ha destinato alla sanità la stessa cifra negli anni dal 2001 al 2006 a fronte di un aumento sia degli assistiti, circa 3000 unità, sia dei beni, dei servizi e del personale per effetto dell’inflazione.
In rapporto al prodotto interno lordo la cifra stanziata è passata dal 5% al 4 mentre la spesa farmaceutica è diminuita pur al netto degli introiti. La risposta ai bisogni della popolazione è stata in alcuni casi carente, scrive la consulta citando le note vicende del reparto chirurgia, invitando ad individuare le criticità più urgenti e i bisogni della popolazione passando dalla politica dei tagli alla razionalizzazione delle risorse per garantire la qualità dei servizi. Riferendosi all’allungamento della vita media si chiede che la politica sanitaria dedichi le risorse necessarie ad affrontare un aumento della cronicità. La consulta riafferma la sua condivisione per le scelte di prevenzione, cura e assistenza di malattie di rilevanza sanitaria quali le patologie tumorali e le cardiovascolari e valuta positivamente le convenzioni con le strutture limitrofe ma invita anche ad una ricerca di un ventaglio più ampio di opzioni per assicurare le migliori cure possibili. Infine la consulta ricorda alle autorità che nel deliberare in materia di residenze e soggiorni deve considerare gli effetti prodotti in campo sanitario, dove ogni 1000 assistiti in più la spesa aumenta di 2 milioni di euro l’anno ed invita chi di competenza ad integrare il personale mancante dell’Autority affinché possa svolgere al meglio la sua funzione.
In rapporto al prodotto interno lordo la cifra stanziata è passata dal 5% al 4 mentre la spesa farmaceutica è diminuita pur al netto degli introiti. La risposta ai bisogni della popolazione è stata in alcuni casi carente, scrive la consulta citando le note vicende del reparto chirurgia, invitando ad individuare le criticità più urgenti e i bisogni della popolazione passando dalla politica dei tagli alla razionalizzazione delle risorse per garantire la qualità dei servizi. Riferendosi all’allungamento della vita media si chiede che la politica sanitaria dedichi le risorse necessarie ad affrontare un aumento della cronicità. La consulta riafferma la sua condivisione per le scelte di prevenzione, cura e assistenza di malattie di rilevanza sanitaria quali le patologie tumorali e le cardiovascolari e valuta positivamente le convenzioni con le strutture limitrofe ma invita anche ad una ricerca di un ventaglio più ampio di opzioni per assicurare le migliori cure possibili. Infine la consulta ricorda alle autorità che nel deliberare in materia di residenze e soggiorni deve considerare gli effetti prodotti in campo sanitario, dove ogni 1000 assistiti in più la spesa aumenta di 2 milioni di euro l’anno ed invita chi di competenza ad integrare il personale mancante dell’Autority affinché possa svolgere al meglio la sua funzione.
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