Il Vescovo di San Marino-Montefeltro è amareggiato, come tutta la Chiesa. Ma ciò che preoccupa maggiormente Luigi Negri è il fatto che avanzano “ombre gravi sul futuro del Paese, soprattutto dal punto di vista dell’educazione delle giovani generazioni che – afferma Monsignor Negri, andrebbero educate e non plagiate o manipolate come è evidente in questo caso”.
Per il pastore della chiesa sammarinese-feretrana, la decisione che il Papa ha dovuto assumere è la conseguenza di “una congiura di laicisti deteriori, gli accademici, ammantati di scientismo che contrappone ancora fede e scienza contro le acquisizioni più precise e ormai consolidate della stessa ricerca scientifica e da un gruppo di giovani purtroppo affidati a questi cattivi maestri".
Mentre al Papa viene di fatto impedito di entrare alla Sapienza, conclude il Vescovo, in Ecuador l’Università cattolica di Quito concede la laurea honoris causa al Presidente della Camera italiana Fausto Bertinotti. Il responsabile ultimo dell’ateneo ecuadoriano è il Papa. Lo stesso Papa a cui non è stato permesso parlare in Italia ha, concesso la laurea ad una figura che certamente non la pensa come lui. Da che parte sta la chiusura e l’intolleranza, chiede Monsignor Negri: dalla parte dei laicisti italiani o dei cattolici ecuadoregni?
Comunione e Liberazione mette in evidenza l’incapacità del governo italiano a garantire la possibilità di espressione sul suo territorio di un Capo di Stato estero e guida spirituale di un miliardo di persone, ma anche la fatiscenza culturale dell’università italiana per cui un ateneo come La Sapienza, rischia di trasformarsi in una discarica ideologica.
Ferma condanna della Dc per l’accaduto che è innanzitutto – recita una nota – una negazione della libertà e un chiaro esempio di quale violenza possa nascere da una ragione slegata dalla passione per la verità. La Dc rimarca inoltre il proprio dispiacere per la presenza, tra i firmatari della lettera di opposizione al Papa, del sammarinese Luciano Maiani, presidente del CNR, perché, sottolinea con questo gesto sembra contraddire la tradizione di libertà e di accoglienza di San Marino.
Gli Europopolari considerano la vicenda un sintomo preoccupante che manifesta un atteggiamento intollerante inquietante e cioè l’idea che la religione debba essere esclusa da qualsiasi spazio pubblico perché dannosa e incompatibile con la società e con l’etica della democrazia. I Popolari chiedono al Rettore dell’Università della Repubblica di invitare il Papa a tenere, all’Ateneo della libera di San Marino, quella lectio magistralis che altrove non gli è stato possibile tenere. Già all’epoca dei fatti di Ratisbona - ricordano i popolari - organizzammo una fiaccolata alla Basilica, simbolo religioso, innalzando la bandiera di San Marino, simbolo di laicità dello Stato, per affermare che i due valori non si escludono, ma si completano in quella libertà che si esprime solo nella democrazia.
Per il pastore della chiesa sammarinese-feretrana, la decisione che il Papa ha dovuto assumere è la conseguenza di “una congiura di laicisti deteriori, gli accademici, ammantati di scientismo che contrappone ancora fede e scienza contro le acquisizioni più precise e ormai consolidate della stessa ricerca scientifica e da un gruppo di giovani purtroppo affidati a questi cattivi maestri".
Mentre al Papa viene di fatto impedito di entrare alla Sapienza, conclude il Vescovo, in Ecuador l’Università cattolica di Quito concede la laurea honoris causa al Presidente della Camera italiana Fausto Bertinotti. Il responsabile ultimo dell’ateneo ecuadoriano è il Papa. Lo stesso Papa a cui non è stato permesso parlare in Italia ha, concesso la laurea ad una figura che certamente non la pensa come lui. Da che parte sta la chiusura e l’intolleranza, chiede Monsignor Negri: dalla parte dei laicisti italiani o dei cattolici ecuadoregni?
Comunione e Liberazione mette in evidenza l’incapacità del governo italiano a garantire la possibilità di espressione sul suo territorio di un Capo di Stato estero e guida spirituale di un miliardo di persone, ma anche la fatiscenza culturale dell’università italiana per cui un ateneo come La Sapienza, rischia di trasformarsi in una discarica ideologica.
Ferma condanna della Dc per l’accaduto che è innanzitutto – recita una nota – una negazione della libertà e un chiaro esempio di quale violenza possa nascere da una ragione slegata dalla passione per la verità. La Dc rimarca inoltre il proprio dispiacere per la presenza, tra i firmatari della lettera di opposizione al Papa, del sammarinese Luciano Maiani, presidente del CNR, perché, sottolinea con questo gesto sembra contraddire la tradizione di libertà e di accoglienza di San Marino.
Gli Europopolari considerano la vicenda un sintomo preoccupante che manifesta un atteggiamento intollerante inquietante e cioè l’idea che la religione debba essere esclusa da qualsiasi spazio pubblico perché dannosa e incompatibile con la società e con l’etica della democrazia. I Popolari chiedono al Rettore dell’Università della Repubblica di invitare il Papa a tenere, all’Ateneo della libera di San Marino, quella lectio magistralis che altrove non gli è stato possibile tenere. Già all’epoca dei fatti di Ratisbona - ricordano i popolari - organizzammo una fiaccolata alla Basilica, simbolo religioso, innalzando la bandiera di San Marino, simbolo di laicità dello Stato, per affermare che i due valori non si escludono, ma si completano in quella libertà che si esprime solo nella democrazia.
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