Da gennaio 2019 nei distributori sammarinesi di carburante non è più possibile rifornirsi dalle colonnine self service pagando con le carte di credito. Un problema, al momento, che nasce dal passaggio da CartaSi a Tpay, il nuovo circuito di pagamento sammarinese. Ci spiega Luca Fabbri, rappresentante settore carburante dell'Unione Commercianti Sammarinese, che il disagio riguarda esclusivamente il pagamento tramite carta di credito nei self service. Questo perché ad oggi manca un adeguamento nella certificazione delle transazioni del nuovo circuito Tpay. Durante gli orari di regolare apertura dei distributori, precisa Fabbri, non ci sono problemi a pagare con le carte, inoltre nelle colonnine di self service si può sempre utilizzare bancomat e contanti.
Il problema con le carte di credito però è più vasto e riguarda i costi a carico degli esercenti, insostenibili per tutti. L'ingresso nel nuovo circuito di pagamenti, aggiunge Fabbri, ha comportato un aumento delle commissioni sulle carte di credito di circa il 300% per la nostra categoria. “Questa situazione rappresenta una danno economico e di immagine per il paese” ci spiega Andreina Bartolini, presidente USC. L'Unione Commercianti ha già incontrato la Segreteria alle Finanze e gli apparati bancari per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. “Quello che chiediamo è un contributo da parte dello stato per ammortizzare parte dei costi a carico degli esercenti come avviene in Italia” spiega la Bartolini. Il caso dei benzinai è quello più eclatante ma è un problema, conclude Andreina Bartolini, che si estende anche a gran parte dei commercianti sammarinesi.
Il problema con le carte di credito però è più vasto e riguarda i costi a carico degli esercenti, insostenibili per tutti. L'ingresso nel nuovo circuito di pagamenti, aggiunge Fabbri, ha comportato un aumento delle commissioni sulle carte di credito di circa il 300% per la nostra categoria. “Questa situazione rappresenta una danno economico e di immagine per il paese” ci spiega Andreina Bartolini, presidente USC. L'Unione Commercianti ha già incontrato la Segreteria alle Finanze e gli apparati bancari per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. “Quello che chiediamo è un contributo da parte dello stato per ammortizzare parte dei costi a carico degli esercenti come avviene in Italia” spiega la Bartolini. Il caso dei benzinai è quello più eclatante ma è un problema, conclude Andreina Bartolini, che si estende anche a gran parte dei commercianti sammarinesi.
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