Attività ferma per altri due mesi, così ha deciso il commissario straordinario Nunziato Caliò: per dipendenti e correntisti si prospettano altri 60 giorni di disagio. Ai lavoratori erano stati riconosciuti gli stipendi, detratti però gli importi delle utenze legate ai conti correnti: alcuni di loro, in due mesi, si sono visti consegnare appena 50 euro in busta paga. E le prospettive non sono buone: “Ci preoccupa il fatto che governo e politica non facciano nulla – fa notare Afredo Zonzini, Cdls – Anche noi siamo bloccati, dobbiamo attendere che passi ferragosto per riprendere i contatti col commissario”. Al momento non ci sono richieste di riduzione personale per la 40ina di persone impiegate tra Credito Sammarinese e la finanziaria Polis, ma per i 4 dipendenti di quest’ultima c’è una richiesta di proroga della cassa integrazione. Anche sul fronte dell’inchiesta penale sono attese novità, come la richiesta di estradizione per Valter Vendemini, ex direttore della banca, ora ai domiciliari: sarebbe temporanea, il tempo di portarlo a Catanzaro magari per un confronto coi procacciatori d’affari Domenico e Francesco Salvatore Lubiana, a loro volta detenuti, che avevano messo in contatto Vendemini con Vincenzo Barbieri, il broker della droga legato alla cosca della ‘ndrangheta dei Mancuso. A tal proposito, l’avvocato di Vendemini, Pier Luigi Bacciocchi, smentisce formalmente la notizia che il suo cliente abbia preso una percentuale del 10% sui soldi del narcotraffico depositati al Credito Sammarinese.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
Riproduzione riservata ©