I giornalisti di Rtv - in una nota - esprimono il loro sconcerto per "la suggestiva presa di posizione di Civico 10 a proposito del processo Mazzini e della “deriva mediatica inaccettabile” che a loro giudizio avrebbe preso il procedimento giudiziario, spingendoli ad affermare che “persino la TV di Stato” ha intervistato i difensori di alcuni degli imputati. Il Movimento arriva a chiedere alla politica di “mettere in piedi delle norme per evitare che i processi vengano fatti sui media anziché nelle aule di giustizia”. I giornalisti di Rtv hanno sempre assicurato il massimo equilibrio, attraverso cronache puntuali, fornendo voce sia alle posizioni dell'accusa quanto a quelle della difesa. Ma soprattutto ricordano che la libertà di informare rischia di essere gravemente compromessa quando si invoca ogni tipo di bavaglio, compreso quelli di carattere normativo. Oggi Civico 10, dopo aver sollevato la vicenda, afferma che il rapporto fra giustizia e media è troppo delicato per approcciarsi con la leggerezza che afferma di aver riscontrato in questi 2 giorni. E torna a chiedere alla politica di intervenire mettendo regole condivise con gli operatori dell'informazione. Dall'Upr, per voce di Marco Podeschi, arriva la condivisione della nota diffusa dalla redazione. Troppo spesso la politica, scrive, dimentica che i media hanno il diritto-dovere di dare notizia dei fatti di un Paese.
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