La rogatoria verso il Tribunale di San Marino non è ancora partita. Tutto dipende da ciò che dirà agli inquirenti Gianluca Giovannini - residente a Nonantola nel modenese - che affiancava alla sua attività legale di broker nel settore della nautica quella del riciclaggio e dell’usura. Giovannini è uno dei 23 arrestati dell’operazione della polizia tributaria che ha decapitato la cosca ‘ndranghetista dei Facchineri, trapiantata a Milano. Col socio Orlando Purita - che si spacciava per l’ufficiale delle fiamme gialle Silvio Morabito - Giovannini ha truffato Giulio Lolli, facendosi dare circa 200mila euro per evitare verifiche fiscali, ma tra le persone vittima di estorsione e usura figura alla pagina 372 dell’ordinanza del gip Luigi Varanelli anche Marziano Guidi, direttore della Fincompany e consigliere della Eurocommercial Bank. Guidi – che abbiamo contatto – ci ha dichiarato di non essere stato vittima di alcuna estorsione ed anche che i nomi di Giovannini o Purita, alias Morabito, non li ha mai sentiti anche se alla pagina 8 dell’ordinanza è scritto che avrebbe pagato con Lolli 100mila euro al falso ufficiale della finanza per evitare controlli fiscali. Gli inquirenti milanesi vogliono raccogliere tutti gli elementi a sostegno dell’inchiesta e quindi se Giovannini non collaborerà invieranno a San Marino una rogatoria per sapere dove abbia depositato i soldi dei Facchineri. Nell’ordinanza non viene menzionata una banca specifica ma la circostanza emerge in diversi passaggi e Gianluca Giovannini avrebbe inoltre riciclato a San Marino, secondo le indagini, anche per il clan ‘ndranghetista dei Mancuso, quelli di “Decollo Money”. Operazione che, la scorsa estate, portò agli arresti, tra gli altri, dell’ex direttore del Credito Sammarinese Valter Vendemini e del presidente Lucio Amati.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
Riproduzione riservata ©