“Grazie ad un costante, abile ed intenso lavoro diplomatico ed istituzionale si è conclusa una questione particolarmente sensibile in capo a lavoratori e cittadini sammarinesi”. Così la Segreteria Esteri; comprensibile la soddisfazione, visti i disagi registrati in Repubblica a seguito dell'adozione nel 2018 del “Decreto Sicurezza”; e neppure il successivo “Decreto Semplificazioni” aveva definitivamente risolto le problematiche. Il tema, del resto, è rilevante anche a livello politico; non manca infatti chi lo ritiene una sorta di termometro dei rapporti fra il Titano e Roma.
La svolta ieri, a Palazzo Madama; con l'approvazione, da parte del Senato italiano, di un emendamento che introduce modifiche all'articolo 93 del Codice della Strada. Quella più significativa riguarda le aziende sammarinesi; si prevede non sia più vietato, per i dipendenti o collaboratori di queste – residenti in Italia da oltre 60 giorni –, di condurre in territorio italiano veicoli immatricolati in Repubblica e nella disponibilità delle imprese. E poi una disposizione riguardante i privati cittadini. Consentita infatti la circolazione oltreconfine di veicoli con targa sammarinese condotti da persone residenti in Italia; sempre che a bordo vi sia il proprietario del mezzo.
Per la definitiva adozione del provvedimento - “che si iscrive nell'ambito della Legge Europea” - sarà necessario un ulteriore passaggio alla Camera dei Deputati; comunque “imminente”, si sottolinea dal Begni. A perfezionare l'iter, infine, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. I sammarinesi verranno celermente informati, rimarca la Segreteria Esteri; che sottolinea come questa accelerazione sia dovuta anche alle “più recenti interlocuzioni avvenute con alti rappresentanti istituzionali dei competenti Ministeri italiani”; posto l'accento anche sul forte impegno – personale ed istituzionale – di Luca Beccari. Confermata – si legge in una nota – l'”ottima collaborazione” con la controparte italiana.