Le coste italiane in 25 anni "martoriate", divorate in più parti
dal cemento, per far spazio a villaggi, residence, centri
commerciali, porti, autostrade, dighe e barriere che ne hanno
alterato il profilo. Una visione d'insieme, con foto satellitari
da Google Earth, è nell'ultimo dossier Wwf "Cemento coast-to
coast". Dei circa 8.000km, quasi il 10% è alterato da
infrastrutture pesanti, nessuna regione costiera esclusa: le più
'ferite' Sicilia, Sardegna e la costa adriatica, "la più
urbanizzata dell'intero bacino Mediterraneo" che rappresenta il
17% del litorale nazionale ma dove meno del 30% dell'area che
affaccia sul mare è libero da costruzioni.
dal cemento, per far spazio a villaggi, residence, centri
commerciali, porti, autostrade, dighe e barriere che ne hanno
alterato il profilo. Una visione d'insieme, con foto satellitari
da Google Earth, è nell'ultimo dossier Wwf "Cemento coast-to
coast". Dei circa 8.000km, quasi il 10% è alterato da
infrastrutture pesanti, nessuna regione costiera esclusa: le più
'ferite' Sicilia, Sardegna e la costa adriatica, "la più
urbanizzata dell'intero bacino Mediterraneo" che rappresenta il
17% del litorale nazionale ma dove meno del 30% dell'area che
affaccia sul mare è libero da costruzioni.
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