Nel mirino c’è ancora la legge 131 del 2005 - la cosiddetta “legge Andreoli” - per la promozione il sostegno e lo sviluppo dell’occupazione e formazione.
“In realtà è tutt’altro – affermano i membri di Rinnovamento e Trasparenza: una norma dove la precarietà viene chiamata flessibilità”.
Già lo scorso anno era stata chiesta l’abrogazione della legge; ma il Collegio dei Garanti bocciò la proposta. “Questa volta – afferma Marino Zanotti – abbiamo seguito le loro indicazioni e a breve – probabilmente – elaboreremo nei particolari i quesiti e costituiremo il Comitato Referendario, che sarà aperto a chiunque condivida questa lotta”.
Il primo quesito sarà per l’abrogazione dell’articolo 17 della legge; quello sul lavoro e le agenzie interinali. A San Marino – secondo Rinnovamento e Trasparenza – non c’è alcun bisogno di tutto ciò: l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro dovrebbe essere lasciato alla competenza del collocamento pubblico. La seconda proposta di abrogazione è per l’articolo successivo, che regola i lavori atipici. “C’è già il lavoro a tempo determinato – dice Zanotti – basta con questi mascheramenti per ricattare i dipendenti!”.
Allo studio anche leggi di iniziativa popolare in materia di lavoro; ad esempio per legare lo stipendio all’aumento del costo della vita.
“In realtà è tutt’altro – affermano i membri di Rinnovamento e Trasparenza: una norma dove la precarietà viene chiamata flessibilità”.
Già lo scorso anno era stata chiesta l’abrogazione della legge; ma il Collegio dei Garanti bocciò la proposta. “Questa volta – afferma Marino Zanotti – abbiamo seguito le loro indicazioni e a breve – probabilmente – elaboreremo nei particolari i quesiti e costituiremo il Comitato Referendario, che sarà aperto a chiunque condivida questa lotta”.
Il primo quesito sarà per l’abrogazione dell’articolo 17 della legge; quello sul lavoro e le agenzie interinali. A San Marino – secondo Rinnovamento e Trasparenza – non c’è alcun bisogno di tutto ciò: l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro dovrebbe essere lasciato alla competenza del collocamento pubblico. La seconda proposta di abrogazione è per l’articolo successivo, che regola i lavori atipici. “C’è già il lavoro a tempo determinato – dice Zanotti – basta con questi mascheramenti per ricattare i dipendenti!”.
Allo studio anche leggi di iniziativa popolare in materia di lavoro; ad esempio per legare lo stipendio all’aumento del costo della vita.
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