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Ercolani a l'Havana: "E' una provocazione"

3 dic 2008
L'Havana
L'Havana
Ercolani vuole tornare a Cuba. E non su una spiaggia dell’isola ma in carcere, in quelle prigioni denunciate da Amnesty International che ha più volte chiesto al regime castrista di applicare i Principi delle Nazioni Unite per la tutela dei detenuti e le regole degli standard minimi per il trattamento dei prigionieri.
Ebbene, Gianfranco Ercolani che nel carcere a l’Havana ha trascorso 5 anni e mezzo perché giudicato responsabile della morte per overdose di una 17enne, chiede di tornare dietro le sbarre cubane.
“Si tratta chiaramente di una provocazione” commenta il suo legale Alessandro Petrillo. Il sammarinese è rientrato a San Marino il 19 agosto. Dieci giorni dopo il giudice Roberto Battaglino, aveva respinto le richieste di scarcerazione o di arresti domiciliari presentate dalla difesa.
I legali di Ercolani sottolineano i difetti di applicazione nella convenzione tra San Marino e Cuba e l’assenza del consenso informato dell’imputato sull’estradizione. Inoltre, la difesa del sammarinese, ha sempre sostenuto che Ercolani sarebbe stato espulso da Cuba e quindi il reato si sarebbe dovuto estinguere.

Sonia Tura

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