Attività stromboliana – riferita ad un altro vulcano famosissimo in letteratura grazie a Giulio Verne e rimasto nella storia delle Eolie e di Sicilia – attività dell’Etna con un risveglio che dà spettacolo.
Si guarda da sud – est ma “strombolianamente” è il pit crater (pozzo centrale a canna di schioppo) che allargandosi pian piano dal 2009 ha creato una voragine. Un buco aperto alla base del cono vulcanico che, borbotto e spruzza a momenti alterni, sputando lapilli e lava bollente. Siamo a circa 3000 metri e l’aria fredda rarefatta mescolata al vapore incandescente trasforma l’ambiente in un girone dantesco talmente spettacolare da aver fatto in poche ore il giro del mondo rendendo ancora una volta famoso e ricercato il vulcano di Catania. La prospettiva che vi mostriamo è quella del Fornazzo nella antica area di Milo; da lì probabilmente lo ammiravano e temevano Greci, antichi Romani, Arabi e Normanni: oggi soprattutto turisti americani, giapponesi e ultimamente, anche qualche cinese: tutti scattano foto e le pubblicano guarda caso su Facebook, con commenti in mandarino, dialetto di Tokio, ga e slang newyorkese: incomprensibili!, almeno al cronista.
Francesco Zingrillo
Si guarda da sud – est ma “strombolianamente” è il pit crater (pozzo centrale a canna di schioppo) che allargandosi pian piano dal 2009 ha creato una voragine. Un buco aperto alla base del cono vulcanico che, borbotto e spruzza a momenti alterni, sputando lapilli e lava bollente. Siamo a circa 3000 metri e l’aria fredda rarefatta mescolata al vapore incandescente trasforma l’ambiente in un girone dantesco talmente spettacolare da aver fatto in poche ore il giro del mondo rendendo ancora una volta famoso e ricercato il vulcano di Catania. La prospettiva che vi mostriamo è quella del Fornazzo nella antica area di Milo; da lì probabilmente lo ammiravano e temevano Greci, antichi Romani, Arabi e Normanni: oggi soprattutto turisti americani, giapponesi e ultimamente, anche qualche cinese: tutti scattano foto e le pubblicano guarda caso su Facebook, con commenti in mandarino, dialetto di Tokio, ga e slang newyorkese: incomprensibili!, almeno al cronista.
Francesco Zingrillo
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