Nella classifica dei rincari record, la maglia nera va alle vacanze, “le più care degli ultimi 50 anni”, secondo il Codacons. Per partire con voli internazionali si spenderà il 124,1% in più rispetto all'anno scorso. Incremento minore per quelli nazionali, che segnano un +33,3%. Ma non è tutto: noleggiare un'auto sarà più caro del 24,3%, mentre per alberghi, motel e pensioni si spenderà il 21,4% in più del 2021.
Il Codacons stima che una vacanza di 10 giorni, considerando le spese per spostamenti, pernottamenti, cibi e servizi, passerà da una media di 996 euro a persona del 2021 ai circa 1.195 euro di quest'anno, con un incremento di spesa che potrebbe raggiungere i 199 euro procapite. Per non svenarsi occorrerà rinunciare le vacanze all'estero. “Meno ci si allontana, meglio è. Tra voli e carburanti i prezzi sono esorbitanti", afferma il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona. Rincari record anche per i traghetti (+18,7%), i gelati (+13,4%), i pacchetti vacanza internazionali (+6,2%), il ristorante (+4,6%).
Aumentano anche i prezzi dei biglietti di parchi e musei (+3,2%). Non andrà meglio a chi si muoverà in auto: in base agli ultimi dati, la benzina costa oggi in media il 27,7% in più rispetto allo scorso anno, il gasolio addirittura il 37% in più. Rincari che incideranno in modo pesante sulla spesa per il pieno, specie per chi percorrerà lunghe tratte e si sposterà dal nord al sud Italia.
Più in generale, entrando nel dettaglio dei rincari: ai voli internazionali seguono, nell'ordine, energia elettrica (+81,4%), olio diverso da quello di oliva (68,6%); gas naturale (+67,3%); gasolio per riscaldamento (+52,7%), Gpl e metano (+38,2%). Chiude la top ten il burro, con un +27,7%.
Riguardo alla carne, quella che ha subito i maggiori aumenti risulta il pollame, con un +15,1%. Se si può evitare di andare in vacanza in luoghi lontani, sull'energia elettrica si può fare ben poco. Per una famiglia media la stangata annua è pari a 514 euro. Non rassicurano le parole del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani: “La chiusura del Nord Stream per due settimane per manutenzione comporterà – dice – un ulteriore aumento del prezzo. Con queste premesse, non sarà solo l'estate ad essere calda.