Minacciavano e ricattavano gli autisti dei minibus che trasportavano persone e merci dall’Ucraina all’Italia. 13, complessivamente, le ordinanze di custodia emesse dalla Procura di Rimini in maggio dello scorso anno. Nel frattempo il materiale investigativo è stato acquisito da altre Procure. Sono così venute alla luce tre organizzazioni di stampo mafioso che facevano capo a 3 gruppi: quello riminese, denominato Shultz, il gruppo lombardo Kotz e quello campano Utnic.
Per tre ucraini detenuti a Rimini, di età compresa fra i 30 e i 33 anni, è scattato il 413 bis e il capo di imputazione è diventato quello di associazione a delinquere di stampo mafioso. La squadra mobile riminese descrive una organizzazione stabile e verticistica. Il capo si trova in Ucraina. Ogni autista doveva pagare dai 50 ai 250 euro di tangente, a seconda delle persone e della merce che trasportava. Le vittime erano soggette a minacce e violenza, soprattutto nei confronti dei loro famigliari che vivevano in Ucraina. La Procura di Napoli ha eseguito 130 arresti, quella di Torino 40. A Rimini, al momento, gli ordini di carcerazione sono 5. Il giro, coperto dal gruppo Shultz, si estendeva da Mestre a Ravenna, Bologna, Brescia, Pesaro, Ancona e Pescara.
Per tre ucraini detenuti a Rimini, di età compresa fra i 30 e i 33 anni, è scattato il 413 bis e il capo di imputazione è diventato quello di associazione a delinquere di stampo mafioso. La squadra mobile riminese descrive una organizzazione stabile e verticistica. Il capo si trova in Ucraina. Ogni autista doveva pagare dai 50 ai 250 euro di tangente, a seconda delle persone e della merce che trasportava. Le vittime erano soggette a minacce e violenza, soprattutto nei confronti dei loro famigliari che vivevano in Ucraina. La Procura di Napoli ha eseguito 130 arresti, quella di Torino 40. A Rimini, al momento, gli ordini di carcerazione sono 5. Il giro, coperto dal gruppo Shultz, si estendeva da Mestre a Ravenna, Bologna, Brescia, Pesaro, Ancona e Pescara.
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