The House of Volunteers, la Casa dei volontari, è la prima struttura di Expo 2020 ad avere aperto le sue porte. Parte quindi dall’attività dei 30.000 volontari previsti, dei quali 8000 già registrati, il cammino verso l’appuntamento più atteso negli Emirati Arabi. Prima esposizione mondiale organizzata in Medio Oriente, Africa e Asia meridionale, si prepara ad accogliere 25 milioni di visitatori di cui il 70% provenienti dall'estero, numero più alto di stranieri mai registrato in 167 anni di storia dell'Expo.
Il Governo emiratino ha quindi deciso che saranno i volontari a rappresentare il volto internazionale della manifestazione, con il compito di accogliere, orientare e accompagnare i visitatori all’interno dell’esposizione e dei tanti eventi collaterali.Il programma Expo 2020 Volunteers è aperto non solo ai cittadini degli Emirati Arabi, ma anche a chi risiede all’estero, inclusi studenti, professionisti, pensionati, offrendo ruoli in oltre 30 categorie differenti, che spaziano dai servizi per gli ospiti a quelli per gli sponsor internazionali. Per candidarsi occorre avere almeno 18 anni e compilare il modulo online disponibile nella sezione volontari sul sito di Expo 2020, www.expo2020dubai.com/Volunteers. Sempre in questi giorni è stato reso noto che la seconda fase della costruzione del sito verrà conclusaentro la fine del 2018: stanno infatti prendendo velocemente forma la nuova linea della metropolitana, la grande copertura in acciaio della Piazze centrale e il padiglione Sostenibilità. Per i curiosi, come avviene periodicamente dall'inizio del cantiere, il Dubai Media Office ha appena diffuso un nuovo video, ripreso con un drone, che mostra l'avanzamento dei lavori.Nel frattempo i fashion designer del Paese sono stati invitati a partecipare al concorso per creare le divise dei volontari e dello staff. A loro il compito di disegnare magliette, pantaloni, giacche, cappelli borse e cravatte, ma anche abaya e shayla, kandora e ghutra, ovvero gli abiti tradizionali indossati abitualmente dalle donne e dagli uomini emiratini. Tutti i capi dovranno riflettere il tema dell'Expo, "Connecting Minds, Creating the Future", e contenere qualche elemento che rimandi alla cultura degli Emirati Arabi.
dalla corrispondente Elisabetta Norzi
Il Governo emiratino ha quindi deciso che saranno i volontari a rappresentare il volto internazionale della manifestazione, con il compito di accogliere, orientare e accompagnare i visitatori all’interno dell’esposizione e dei tanti eventi collaterali.Il programma Expo 2020 Volunteers è aperto non solo ai cittadini degli Emirati Arabi, ma anche a chi risiede all’estero, inclusi studenti, professionisti, pensionati, offrendo ruoli in oltre 30 categorie differenti, che spaziano dai servizi per gli ospiti a quelli per gli sponsor internazionali. Per candidarsi occorre avere almeno 18 anni e compilare il modulo online disponibile nella sezione volontari sul sito di Expo 2020, www.expo2020dubai.com/Volunteers. Sempre in questi giorni è stato reso noto che la seconda fase della costruzione del sito verrà conclusaentro la fine del 2018: stanno infatti prendendo velocemente forma la nuova linea della metropolitana, la grande copertura in acciaio della Piazze centrale e il padiglione Sostenibilità. Per i curiosi, come avviene periodicamente dall'inizio del cantiere, il Dubai Media Office ha appena diffuso un nuovo video, ripreso con un drone, che mostra l'avanzamento dei lavori.Nel frattempo i fashion designer del Paese sono stati invitati a partecipare al concorso per creare le divise dei volontari e dello staff. A loro il compito di disegnare magliette, pantaloni, giacche, cappelli borse e cravatte, ma anche abaya e shayla, kandora e ghutra, ovvero gli abiti tradizionali indossati abitualmente dalle donne e dagli uomini emiratini. Tutti i capi dovranno riflettere il tema dell'Expo, "Connecting Minds, Creating the Future", e contenere qualche elemento che rimandi alla cultura degli Emirati Arabi.
dalla corrispondente Elisabetta Norzi
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