Servono 7 milioni di euro per la ricapitalizzazione dell'aeroporto Fellini. Ognuno sarà chiamato a fare la propria parte, in base alla quota di partecipazione. Il Comune di Rimini, ad esempio, che detiene il 18%, dovrà trovare un milione di euro circa. Non sarà facile. Cosa farà San Marino? Oggi ha quasi il 3%, il suo nome che campeggia accanto a quello di Rimini e che dà allo scalo Romagnolo un valore internazionale. Potrà scegliere se partecipare all’aumento di capitale o tenersene fuori vedendosi ridurre la quota. Il 7 Giugno, all’assemblea dei soci di Aeradria, dovrà sciogliere le riserve. E’ chiaro che sulla scelta pesa la mancata firma con l’Italia, anche se pare più che mai vicina. Al precedente aumento di capitale, San Marino partecipò per 180.000 euro circa, ma declinò la proposta di aumentare la propria quota azionaria. In questa occasione – per mantenere il 3% - la Repubblica dovrà versare una cifra che si aggira intorno ai 200.000 euro. Accettare significherebbe credere nel progetto, tanto più che l’accordo di cooperazione in attesa di firma prevede un capitolo importante dedicato all’aeroporto Fellini. Con sviluppi interessanti quali: la possibilità di creare una compagnia di bandiera e uno spazio doganale tutto sammarinese per il traffico delle merci.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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