Titoli Fiat Chrysler in forte ribasso in Borsa a Milano e a New York: l’Epa, l’agenzia ambientale americana, ha notificato al gruppo violazioni del Clear Air Act, ovvero delle norme sulle emissioni, su circa 104.000 veicoli. In particolare sui Grand Cherokee e i Dodge Ram sarebbe stato montato il software che consente emissioni diesel più alte degli standard. Le accuse, se confermate, potrebbero costare sanzioni fino a 4,63 miliardi di dollari. Immediata la replica di Fca Us: l’azienda si dice “sicura che i suoi sistemi di controllo delle emissioni rispettino le normative” e ribadisce l’intenzione di “collaborare con l’amministrazione per presentare i propri argomenti e risolvere la questione in modo corretto ed equo”. “Non c'è nulla in comune fra il caso Volkswagen e quello Fca”. Lo ha affermato un contrariato Sergio Marchionne, nel corso di una conferenza stampa, negando l'esistenza di software illegale. ''Dialoghiamo con l'Epa da più di un anno'' – manda a dire l'amministratore delegato di Fca – curioso e ''spiacevole'' che l'agenzia abbia deciso di affrontare il caso Fca così pubblicamente. Fiat Chrysler comunque sopravviverà anche se le verrà comminata una multa così elevata”.
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