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Fedifrago simula il proprio rapimento

12 set 2008
Carabinieri
Carabinieri
Simula il proprio rapimento per giustificare alla convivente qualche giorno di assenza da casa. Protagonista dell’inspiegabile gesto, un 35enne della Valmarecchia. Il fatto è stato denunciato due sere fa ai carabinieri di Novafeltria proprio dalla ragazza che, disperata, ha riferito di aver ricevuto una breve telefonata in cui il fidanzato stesso le rivelava di essere stato sequestrato da una banda di malviventi nei pressi di Mercatino Conca.
Nelle 24 ore successive, l’uomo ha effettuato anche altre telefonate rassicuranti sul suo stato di salute dicendo però di non saper dare indicazioni sul luogo in cui era tenuto prigioniero. Dalle indagini condotte dai carabinieri sono subito apparse delle incongruenze sulle modalità del sequestro. Infatti, dopo alcune ore, l’uomo è stato localizzato alla guida della propria auto, in compagnia di una donna, lungo l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Il fedifrago è stato quindi denunciato per simulazione di reato e procurato allarme e rischia ora una condanna fino a tre anni di carcere.

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