Erano a bordo di un fuoristrada, stavano andando a caccia, e i carabinieri li hanno fermati per un controllo a Pietrarubbia, e si sono subito resi conto del loro evidente stato di alterazione. E in effetti avevano un tasso alcolico sei volte superiore al consentito, non lontani dai valori del rischio coma etilico. Il guidatore, 30 anni di San Leo, è stato denunciato, l’auto e le armi confiscate. Anche il 20enne in sua compagnia era ubriaco.
Una condotta irresponsabile, da parte dei due giovani, che si apprestavano a maneggiare fucili da caccia pur essendo in quello stato. “E’ un’epoca nella quale non esiste più il rispetto delle regole, purtroppo – commenta il dottor Bastianelli del servizio neuropsichiatrico di San Marino – una volta essere considerati ladri o ubriaconi era una vergogna, oggi non più, viene considerata trasgressione, così ce la propina anche la pubblicità. Basta vedere i comportamenti degli idoli giovanili, e questi diventano poi i modelli di riferimento. Aggiungiamoci – conclude – che si vive in un clima di incertezza, una volta il futuro era considerato una promessa, oggi fa paura, questa è la prima generazione di giovani che sa che non starà meglio dei loro padri. Le relazioni non sono mai stabili, non si ha nemmeno la sicurezza che questa terra esisterà ancora. Dunque c’è meno cautela, e più propensione ai comportamenti imprudenti”.
Una condotta irresponsabile, da parte dei due giovani, che si apprestavano a maneggiare fucili da caccia pur essendo in quello stato. “E’ un’epoca nella quale non esiste più il rispetto delle regole, purtroppo – commenta il dottor Bastianelli del servizio neuropsichiatrico di San Marino – una volta essere considerati ladri o ubriaconi era una vergogna, oggi non più, viene considerata trasgressione, così ce la propina anche la pubblicità. Basta vedere i comportamenti degli idoli giovanili, e questi diventano poi i modelli di riferimento. Aggiungiamoci – conclude – che si vive in un clima di incertezza, una volta il futuro era considerato una promessa, oggi fa paura, questa è la prima generazione di giovani che sa che non starà meglio dei loro padri. Le relazioni non sono mai stabili, non si ha nemmeno la sicurezza che questa terra esisterà ancora. Dunque c’è meno cautela, e più propensione ai comportamenti imprudenti”.
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