Valore storico, religioso, identitario, tre dimensioni che si compenetrano nella festa della copatrona. Significati inscindibili, già nel cerimoniale, scaditi durante tutto il giorno della festa della liberazione. E' il 5 febbraio del 1740, quando il cardinal Enriquez, inviato dalla Santa Sede, restituisce l'autonomia e la libertà minate, se pur per soli 4 mesi, quando il legato pontificio di Romagna, cardinal Giulio Alberoni, ne tentò l'occupazione. 5 febbraio, Sant'Agata da allora divenne la copatrona per il Titano che sulla libertà perpetua e sulla sovranità inviolata fonda la sua identità nazionale.
Capitani Reggenti, rappresentanti diplomatici, autorità civili e militari, verso piazzetta Titano, alla cripta di Sant'Agata per la Messa. Nel pomeriggio l'altro momento solenne: è la partecipazione del popolo, in processione da Borgo Maggiore: tanti i sammarinesi a devozione della Santa. Intanto, la guardia d'onore del consiglio grande e generale si porta in piazza della libertà per l'alza-bandiera. Da Palazzo Pubblico il corteo delle autorità guidato ancora dai Capi di Stato arriva in Pieve: l'ingresso in Basilica insieme al popolo per la funzione, davanti alle reliquie del Santo Marino. Parroco di Borgo, don Marco Guidi, e di Serravalle, don Giuseppe Innocentini, che omaggia Monsignor Luigi Negri, ora amministratore apostolico della Diocesi, nella sua ultima presenza ad una cerimonia solenne in Repubblica: occasione per l'ultimo saluto ufficiale alla Chiesa di San Marino.
Capitani Reggenti, rappresentanti diplomatici, autorità civili e militari, verso piazzetta Titano, alla cripta di Sant'Agata per la Messa. Nel pomeriggio l'altro momento solenne: è la partecipazione del popolo, in processione da Borgo Maggiore: tanti i sammarinesi a devozione della Santa. Intanto, la guardia d'onore del consiglio grande e generale si porta in piazza della libertà per l'alza-bandiera. Da Palazzo Pubblico il corteo delle autorità guidato ancora dai Capi di Stato arriva in Pieve: l'ingresso in Basilica insieme al popolo per la funzione, davanti alle reliquie del Santo Marino. Parroco di Borgo, don Marco Guidi, e di Serravalle, don Giuseppe Innocentini, che omaggia Monsignor Luigi Negri, ora amministratore apostolico della Diocesi, nella sua ultima presenza ad una cerimonia solenne in Repubblica: occasione per l'ultimo saluto ufficiale alla Chiesa di San Marino.
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