Il tribunale amministrativo ha restituito piena operatività alla Fin Project, finanziaria sammarinese che era stata posta in liquidazione coatta dal Congresso di Stato su richiesta di Banca Centrale. Il giudice Giuseppe Costanzo ha annullato la delibera del 6 luglio, con la quale il congresso di stato ordinava la liquidazione coatta “perché viziata da violazione di legge ed eccesso di potere”. Annullata anche la proposta di liquidazione coatta amministrativa formulata dal coordinamento della vigilanza di Banca Centrale perché viziata da eccesso di potere, per travisamento dei fatti, per avere esercitato il proprio potere discrezionale oltre i limiti posti dalla logica e dalla imparzialità, per violazione di legge, per non aver osservato il principio di proporzionalità e garantito il diritto di difesa. Lo Stato e Banca Centrale – che era difesa da un pool di avvocati tra cui il presidente designato dell’organismo Renato Clarizia – dovranno pagare anche 2.500 euro ciascuno a Fin Project per le spese di giudizio. Il presidente della finanziaria, Roberto Gabellini, pur soddisfatto per la sentenza favorevole, non nasconde l’amarezza: “Probabilmente dovremo chiudere comunque – dichiara – perché i clienti se ne sono andati, dopo il clamore suscitato dalla ingiusta revoca decisa dal Governo. Peccato – aggiunge – che in un momento di crisi del settore finanziario sia stata presa di mira la nostra finanziaria che ha sempre operato correttamente, collaborando con la vigilanza. Non capisco perché tanto accanimento contro di noi. Vorrei sapere – conclude polemicamente – chi sono stati i mandanti”.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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