Tutti colpevoli: di aver sottovalutato il pericolo, di aver fornito informazioni “imprecise e incomplete”, di esser venuti meno ai loro doveri. L’accusa è di omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni gravi. A tre anni e mezzo dal terremoto che sconvolse L'Aquila, a pagare è il pool di esperti che il 31 marzo 2009, cinque giorni prima della scossa che distrusse la città e provocò 309 morti, parteciparono alla riunione della commissione Grandi Rischi, convocata dall'allora capo della Protezione Civile Bertolaso per fare il punto della situazione e valutare le misure da mettere in atto a seguito dello sciame sismico che da mesi interessava la città. Sentenza a sei anni di carcere che sta facendo parlare tutto il mondo. Comunità scientifica sotto choc, stampa indignata: l’imprevedibilità degli eventi sismici, l’assioma. Non si è fatta attendere la reazione dei vertici dell’attuale Grandi Rischi. Dimissioni in blocco, a cominciare dal presidente: il fisico sammarinese Luciano Maiani. Il timore è che d’ora in avanti, il verdetto porti gli scienziati a “tapparsi la bocca”.
Nel video l'intervista a Luciano Maiani, fisico.
Silvia Pelliccioni
Nel video l'intervista a Luciano Maiani, fisico.
Silvia Pelliccioni
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