L'amministrazione Obama ha chiesto al Congresso l'autorità per attuare la riforma dei diritti di voto nel Fondo Monetario Internazionale, riforma che darebbe maggiore influenza alle economie emergenti quali la Cina. L'amministrazione Obama già nelle scorse settimane aveva lasciato intendere di voler accelerare in questo senso per una riforma che darebbe maggior peso ai paesi emergenti e che renderebbe la Cina il terzo maggiore membro votante del Fondo. Sul testo c'è l'accordo raggiunto dai paesi membri del Fmi nel 2010, ma non sarà operativa fino al via libera degli Stati Uniti, che detengono il 16,7% dei diritti di voto. Insieme a Cina, anche Brasile e le altre potenze emergenti chiedono da tempo di essere più ascoltate e ritengono che l'attuale sistema di voto si traduca in benefici esclusivi per Europa e Stati Uniti. Intanto, Wall Street chiude rialzo, con il Dow Jones ai massimi di sempre a 14.254 punti (+0,90%). Il Nasdaq avanza dell'1,32%.
Riproduzione riservata ©