Arrivano notizie incoraggianti sulla sorte di Francesco Azzarà, trentaquattrenne operatore umanitario di Emergency rapito nella regione del Darfur. E’ la presidente dell'organizzazione umanitaria, Cecilia Strada, ad un mese esatto dal sequestro a raccontare di un diretto con Francesco, una settimana fa. “Ci ha detto che sta bene – ha detto la Strada - Mangia e beve e tiene duro". La figlia di Gino Strada è stata ascoltata ieri dalla Commissione straordinaria diritti umani del Senato. La notizia del contatto diretto, dopo la paura dei giorni scorsi - ha subito rinfrancato la famiglia del giovane logista calabrese. Intanto anche Modena si mobilita per chiedere la liberazione di Francesco. Sulla facciata del municipio campeggia da ieri uno stendardo con la sua foto e la scritta-appello 'Liberate Francesco' e che affianca quello per Asia Bibi, la donna pakistana condannata a morte in Pakistan con l'accusa di blasfemia.
Riproduzione riservata ©