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GdF al confine di Stato, il colonnello Lucignano corregge il tiro

1 set 2008
Guardia di Finanza
Guardia di Finanza
Lo spauracchio della camionetta della finanza al confine, per San Marino, è rimandato. Il Colonnello Lucignano spiega che, prima di attuare un servizio di questo tipo, attende direttive da Roma. Ed anche la piena disponibilità dell’organico, ancora a ranghi ridotti per le ferie.
In ogni caso, una postazione fissa al confine di Stato, è esclusa anche perché dovrebbe essere emanato un decreto ad hoc.
Ma ispezioni valutarie sporadiche potrebbero essere comunque effettuate, per intervenire sui trasferimenti verso San Marino di somme superiori ai 10mila euro. La Guardia di Finanza può quindi fermare un soggetto, lungo la superstrada, e chiedergli se ha nulla da dichiarare. Se il soggetto dice no, ma le Fiamme Gialle hanno il sospetto che le cose non stiano così, basta l’autorizzazione anche solo verbale del magistrato e si può procedere con la perquisizione. Chi verrà trovato in possesso di più di 10mila euro, senza dichiarazione valutaria, verrà sanzionato con il sequestro del 30% della somma che eccede la soglia prevista. “Tutto questo – dichiara Lucignano – pensavamo si potesse fare da questo mese di settembre in poi e invece studiando bene il regolamento europeo 1889/2005, abbiamo capito che lo potevamo già fare dal luglio 2007”.
“In ogni caso – prosegue il colonnello – tutta la striscia di territorio italiano che si trova entro i 15 km dalla costa è da considerarsi zona doganale e nelle zone doganali noi siamo autorizzati ad effettuare perquisizioni personali e dei mezzi, senza chiedere alcuna autorizzazione”. Alla domanda “Le farete?” ha risposto: “non so se oggi, domani o tra un mese – ha risposto Lucignano – ma non posso certo escluderlo”.

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