Nasce a San Marino, secondo la Procura e la Guardia di Finanza di Genova, l’inchiesta su un giro di mazzette pagate per far transitare merce cinese. Per gli investigatori esistono un paio di conti sospetti, in cui custodire fondi neri, a San Marino. Ad aprire questo scenario sarebbero alcune intercettazioni telefoniche. L’indagine, che porta il pm genovese Francesco Pinto a San Marino, è partita da quella relativa a tangenti che sarebbero state pagate dagli spedizionieri ai doganieri del porto di Genova. Indagando in questo ambito, gli investigatori della Guardia di Finanza hanno aperto un nuovo filone, denominato “mazzette e bistecche”. E’ l’inchiesta per presunte tangenti sulla fornitura di carne alle mense ospedaliere e a quelle scolastiche, che conta già indagati eccellenti: Stefano Francesca, portavoce del sindaco di Genova e gli assessori Massimiliano Morettini e Paolo Striano. Tutti e tre hanno già presentato le dimissioni. Secondo gli inquirenti, alcuni conti correnti di San Marino sarebbero stati funzionali al disegno criminale che avrebbe coinvolto amministratori genovesi e un’azienda della provincia di Vercelli, operante nel settore della fornitura di carni fresche a mense pubbliche. Il titolare dell’azienda respinge il castello accusatorio.
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