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Gemellini contesi, padre condannato a risarcimento

12 gen 2009
Tribunale
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Sembrava dovesse essere presente in aula, ma Marek Szyszkowsky, questo il nome del cittadino polacco accusato di sottrazione di minori, non si è presentato. Il commissario della legge Rita Vannucci, che ha svolto il processo a porte chiuse, ha commentato molto negativamente questa assenza, ricordando che l’ordine di arresto era stato ritirato proprio per consentire all’uomo di essere presente e dimostrare di aver iniziato un percorso e di essere, in sostanza, un buon padre. Alla fine lo ha condannato a tre anni di prigionia e ad un risarcimento danni di 100mila euro: 35mila per ciascuno dei due figli e 30mila per Yudelka Valenzuela, la sua ex compagna. La storia era iniziata nell’agosto 2006, quando Yudelka, 30enne di origini dominicane ma residente in Repubblica, tornata a casa dal lavoro un giorno scoprì che i suoi figli, Ambra e Norbert, gemelli di allora 2 anni, erano spariti. Iniziò così un lungo calvario prima per rintracciare i due piccoli, che si scoprì che erano stati portati in Polonia, paese d’origine del padre che era stato aiutato da sua madre, poi la lunga battaglia della giovane mamma per riprendersi i figli. Nel gennaio 2007 Yudelka, che non aveva esitato nemmeno a trasferirsi per qualche tempo in Polonia, era riuscita a riavere con sé il piccolo Norbert, e la vicenda ha avuto poi il suo epilogo lo scorso agosto, quando anche Ambra è stata rintracciata in provincia di Pisa, e liberata grazie ad un rocambolesco blitz dei carabinieri.

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