”Non bastano le parole. Occorre l’impegno dei responsabili delle nazioni”. Benedetto XVI apre così la giornata mondiale della pace, esortando la politica e le istituzioni a misure contro la discriminazione verso i cristiani nel mondo, all’indomani di un nuovo, tragico attacco. Dopo Baghdad, dopo la Nigeria, per la prima volta Al Qaeda – questa sembra la matrice, anche se l’attentato non è rivendicato – colpisce ad Alessandria d’Egitto: attacca una chiesa copta e i suoi fedeli all’uscita dalle celebrazioni religiose del capodanno. 21 morti, ma anche guerriglia fra cristiani e musulmani, a colpi di bastoni, in strada.
Mentre giunge la condanna all’atto da tutto il mondo e dalle stesse autorità islamiche del medio oriente, Papa Benedetto torna sul tema della giornata della pace, dedicata quest’anno proprio alla libertà religiosa: quale elemento imprescindibile di uno stato di diritto. “Non rassegnamoci alla forza negativa della violenza, non abituiamoci ai conflitti che mettono a rischio il futuro dei popoli. Intanto, 183 parlamentari hanno già raccolto l’invito del pontefice e firmano un appello per chiedere “impegno a difesa della libertà religiosa, come prerequisito alla Pace nel mondo”.
Mentre giunge la condanna all’atto da tutto il mondo e dalle stesse autorità islamiche del medio oriente, Papa Benedetto torna sul tema della giornata della pace, dedicata quest’anno proprio alla libertà religiosa: quale elemento imprescindibile di uno stato di diritto. “Non rassegnamoci alla forza negativa della violenza, non abituiamoci ai conflitti che mettono a rischio il futuro dei popoli. Intanto, 183 parlamentari hanno già raccolto l’invito del pontefice e firmano un appello per chiedere “impegno a difesa della libertà religiosa, come prerequisito alla Pace nel mondo”.
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