Porta l'augurio della Chiesa, non quello legato al senso magico e fatalistico di un nuovo ciclo che inizia. Nel primo giorno dell'anno, nella 47esima giornata mondiale della pace, Papa Francesco si appella alla responsabilità di tutti perché, lasciando l'indifferenza, “ci si attivi per una società più giusta e solidale. Pace da opporre alle tante violenze nel mondo, una pace che richiede la forza della verità e dell'amore”. Raccoglie e affida a Maria, “il grido delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione".
Piazza San Pietro affollata, oltre 100mila fra fedeli e le tante associazioni che hanno risposto alla giornata mondiale per la pace; fra queste, il saluto del Pontefice alla Comunità di Sant'Egidio e fra i tanti messaggi dei partecipanti alla marcia del 1 gennaio spiccano gli appelli per la "Pace in Siria" e contro la guerra “madre di tutte le povertà".
Papa Francesco è poi tornato sul discorso di fine anno di Giorgio Napolitano, chiedendo il contributo responsabile e solidale di tutti, per ridare fiducia e speranza. Proprio su questo aveva insistito il presidente della Repubblica: dopo aver citato le tante lettere di cittadini in crisi in uno degli anni più difficili per l'Italia e chiesto alla politica maggiori sacrifici, Napolitano aveva invocato il coraggio della ripresa.
Piazza San Pietro affollata, oltre 100mila fra fedeli e le tante associazioni che hanno risposto alla giornata mondiale per la pace; fra queste, il saluto del Pontefice alla Comunità di Sant'Egidio e fra i tanti messaggi dei partecipanti alla marcia del 1 gennaio spiccano gli appelli per la "Pace in Siria" e contro la guerra “madre di tutte le povertà".
Papa Francesco è poi tornato sul discorso di fine anno di Giorgio Napolitano, chiedendo il contributo responsabile e solidale di tutti, per ridare fiducia e speranza. Proprio su questo aveva insistito il presidente della Repubblica: dopo aver citato le tante lettere di cittadini in crisi in uno degli anni più difficili per l'Italia e chiesto alla politica maggiori sacrifici, Napolitano aveva invocato il coraggio della ripresa.
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