Un ottantenne britannico si risveglia dopo un ictus e parla gallese, lingua da lui conosciuta a malapena, eccezion fatta per alcune parole imparate durante la seconda guerra mondiale durante un periodo trascorso come sfollato in Galles. E' il caso di Alun Morgan che, come riporta la Bbc, stava guardando le notizie in tv all'ora di pranzo a casa sua a Bath, nel Sommerset, quando ha perso i sensi colpito da un ictus che gli ha causato un'afasia, ossia una forma di alterazione del linguaggio. Quando in ospedale Alun ha ripreso a parlare sono rimasti tutti a bocca aperta perché anziché esprimersi in inglese lo faceva in gallese. "Pensavo semplicemente di parlare - ha dichiarato il signor Morgan - e sono rimasto molto sorpreso quando mia moglie mi ha spiegato che cosa stava accadendo". Con il tempo Alun è tornato ad adoperare la lingua madre dimenticando il gallese, ma il mistero su cosa sia successo resta. La spiegazione di quanto accaduto all'anziano signore inglese potrebbe darla la cosiddetta "sindrome dell'accento straniero", una rarissima disfunzione neurologica rilevata in persone colpite da ictus o traumi cranici, in seguito alla quale al risveglio i pazienti parlano una lingua sconosciuta o con un accento diverso. Dal 1941 al 2010 sono stati recensiti in letteratura scientifica solo una cinquantina di casi.
Riproduzione riservata ©