Nessuna segnalazione alla Segreteria agli Esteri, né dalla gendarmeria né dalla Farnesina, con la quale c’è contatto continuo, riguardo a sammarinesi che si trovano in Kenya nei luoghi degli scontri. “Potrebbe esserci qualche singola persona partita per proprio conto – conferma Luca Brandi – ma i casi isolati sono impossibili da controllare”. Il periodo, in teoria, sarebbe particolarmente propizio per i turisti, che tra gennaio e febbraio scelgono mete non troppo lontane e al caldo. Ma quest’anno, prima ancora che in Kenya scoppiassero i disordini, era molto più gettonato Zanzibar, confermano le agenzie di viaggio. Quei pochi che avevano preferito il Kenya stanno decidendo in queste ore il da farsi, ma l’orientamento è disdire, anche se il viaggio è programmato alla fine del mese. Alla Eurosprint di Dogana avevano prenotato il viaggio in Kenya tre persone, che dovevano partire proprio in queste ore: hanno disdetto, seguendo le indicazioni della Farnesina che sconsiglia la partenza. Avendo cancellato la vacanza all’ultimo minuto, senza avere la possilità di scegliere altre mete perché tutto pieno, il tour operator ha garantito loro un buono da utilizzare entro l’anno, per un’altra vacanza di pari importo. Alla Orienting Viaggi hanno prenotazioni in Kenya per febbraio, ma anche loro si attendono disdette. Le agenzie confermano che i problemi non sono nei classici luoghi di villeggiatura, ma nelle località più interne del Paese. Al momento, dicono dall’agenzia Quo Vadis, voli non ne sono stati cancellati. Certo è che, se fosse possibile cambiare itinerario, sarebbe molto più sicuro.
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