Ieri sera il comitato per la tutela dell’ambiente e della salute ha incontrato i cittadini di Acquaviva preoccupati che il progetto per la realizzazione di un impianto gas metano nei pressi della cartiera Ciacci e sospeso in seguito alle proteste dei cittadini, venga ripreso e approvato baipassando così la volontà della gente. La delibera, infatti, prevedeva che quattro segretari di Stato studiassero la questione, alla luce del fatto che il castello necessita di un incremento energetico. Il Comitato per L’ambiente, che si sta facendo portavoce delle istanze dei cittadini, non nasconde la sua ansia per le conseguenze in termini di inquinamento che tale progetto potrebbe avere sulla popolazione residente. “Ci sentiamo sulla testa una spada di Damocle dal 2008 - spiega il presidente del Comitato Rosanna Sciutti - quando, in ballo, c’era la realizzazione di una sottostazione elettrica”. Si chiede al Governo di puntare sulle rinnovabili, o di individuare un luogo lontano dai centri abitati. Si lavora quindi ad una raccolta firme.
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