Valorizzare il patrimonio ambientale, socio-culturale, economico ed agricolo del Titano per promuovere lo sviluppo del turismo rurale. Questo l’obiettivo della proposta di legge presentata dalla Segreteria di Stato per il Territorio ed esaminata in prima lettura dal Consiglio Grande e Generale il 27 ottobre scorso. Al centro del provvedimento, la volontà di porre proprio l’agricoltura di San Marino nelle condizioni di offrire, oltre a beni alimentari e qualità ambientale, anche servizi di tipo turistico, per favorire la già ampia offerta sammarinese. Si vuole, in sostanza, rispondere alle esigenze di una domanda turistica in forte crescita, quella cioè che ricerca nel tempo libero un contatto con il mondo rurale, predilige l’ospitalità in ambienti campestri, è attratta dai centri degustazione e dalla vendita di prodotti locali, guarda con interesse alla creazione di fattorie didattiche e all’organizzazione di corsi ricreativi tematici. Si promuove, quindi, di fatto la nascita di aziende agrituristiche.
La proposta legislativa si compone di 19 articoli: si va dalla definizione di turismo rurale, alle norme che definiscono l’esercizio dello stesso, fino alle competenze di una commissione preposta al rilascio delle autorizzazioni. Regolamentati, poi, gli aspetti relativi alle strutture da destinare allo scopo, gli obblighi amministrativi e fiscali da rispettare, le norme sulla vigilanza e le sanzioni comminate in caso di inadempienza. Novità assoluta, l’istituzione di un apposito Albo, a cui possono iscriversi operatori agricoli professionali e a tempo parziale, gestori di aziende anche a conduzione familiare. L’iter legislativo proseguirà ora con l’esame in Commissione Consiliare Previdenza e Sicurezza Sociale.
La proposta legislativa si compone di 19 articoli: si va dalla definizione di turismo rurale, alle norme che definiscono l’esercizio dello stesso, fino alle competenze di una commissione preposta al rilascio delle autorizzazioni. Regolamentati, poi, gli aspetti relativi alle strutture da destinare allo scopo, gli obblighi amministrativi e fiscali da rispettare, le norme sulla vigilanza e le sanzioni comminate in caso di inadempienza. Novità assoluta, l’istituzione di un apposito Albo, a cui possono iscriversi operatori agricoli professionali e a tempo parziale, gestori di aziende anche a conduzione familiare. L’iter legislativo proseguirà ora con l’esame in Commissione Consiliare Previdenza e Sicurezza Sociale.
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