Protezione Civile e Vigili del Fuoco hanno lavorato fino a notte inoltrata per mettere in sicurezza la zona che ieri pomeriggio è stata avvolta dalle fiamme: si temeva la ripresa di qualche focolaio. Rimangono da chiarire le cause che hanno scatenato il rogo che ieri pomeriggio ha minacciato una delle aree verdi più importanti di San Marino: i focolai potrebbero essere addirittura tre, cosa che rende verosimile l’ipotesi del dolo. Di certo c’è che le ampie proporzioni dell’incendio, un’area di circa 4 km quadrati tra il cimitero di Acquaviva e Montecerreto, hanno complicato le operazioni di spegnimento. Uno stato di emergenza totale che ha coinvolto corpi di polizia sammarinesi ed italiani: sul posto infatti, oltre alla polizia civile, sono intervenuti i vigili del fuoco di Rimini e Novafeltria, Protezione Civile e Corpo Forestale dello Stato. Per spegnere le fiamme che dalla zona del cimitero di Acquaviva, complice il gran caldo, risalivano a grande velocità attraverso sterpaglie piante, è stato chiesto l’intervento di due elicotteri. Lo stato di emergenza, seguito da vicino dai segretari di Stato Venturini e Ciavatta, è rientrato soltanto attorno alle 20. Così non è stato diramato nessun ordine di evacuazione per i residenti e il personale del ristorante Parco Verde, all'interno della pineta. Per la conta dei danni l’Ufficio Agrario è già al lavoro: a parte qualche eccezione, la porzione di bosco andata a fuoco era di proprietà dello Stato.
Sara Bucci
Sara Bucci
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