Terminato il primo ciclo di interrogatori, i legali degli arrestati attivano le richieste presso il tribunale della libertà di Bologna per la scarcerazione o gli arresti domiciliari che sono stati concessi fin da subito a Mario Fantini, per ragioni di età. Il Presidente del gruppo Delta, l’amministratore delegato Paola Stanzani e il presidente della Cassa di Risparmio di San Marino, Gilberto Ghiotti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Il direttore della Carifin, Gian Luca Ghini, e il direttore della Cassa di Risparmio Luca Simoni avrebbero invece ribattuto punto per punto alle domande dei magistrati che li hanno sentiti un’ora e mezzo ciascuno. Banca d’Italia, che è parte offesa nel procedimento avviato dalla Procura di Forlì, ha intanto tenuto un seminario sull’antiriciclaggio. Sono state presentate relazioni di magistrati - secondo indiscrezioni c’era anche Di Vizio - esponenti della Vigilanza e dell’Unità di informazione finanziaria. Sottolineate le criticità emerse nei controlli della Banca d’Italia e nelle indagini della magistratura. Preannunciata l’emanazione di una nuova normativa applicativa delle disposizioni antiriciclaggio in materia di organizzazione, di registrazione e di controlli sulla clientela.
A parere di Vincenzo Tagliaferro, Direttore della Banca di San Marino e docente di economia bancaria all’Università di Macerata, è proprio l’assenza di interpretazioni certe delle normative vigenti che espone le banche al rischio di guai giudiziari come quello che ha investito la Cassa di Risparmio. Dallo stillicidio di nomi degli indagati è intanto trapelato anche quello di Claudio Catalano, noto commercialista romano.
A San Marino nel frattempo la magistratura indaga sulla microspia che è stata trovata mesi addietro nella sala del CdA della Cassa di Risparmio. Qualcuno evidentemente voleva ascoltare ciò che si diceva durante le riunioni: informazioni che dovevano restare riservatissime. Una “spy story” di cui si parlerà certamente anche nei mesi a venire.
Luca Salvatori
Il direttore della Carifin, Gian Luca Ghini, e il direttore della Cassa di Risparmio Luca Simoni avrebbero invece ribattuto punto per punto alle domande dei magistrati che li hanno sentiti un’ora e mezzo ciascuno. Banca d’Italia, che è parte offesa nel procedimento avviato dalla Procura di Forlì, ha intanto tenuto un seminario sull’antiriciclaggio. Sono state presentate relazioni di magistrati - secondo indiscrezioni c’era anche Di Vizio - esponenti della Vigilanza e dell’Unità di informazione finanziaria. Sottolineate le criticità emerse nei controlli della Banca d’Italia e nelle indagini della magistratura. Preannunciata l’emanazione di una nuova normativa applicativa delle disposizioni antiriciclaggio in materia di organizzazione, di registrazione e di controlli sulla clientela.
A parere di Vincenzo Tagliaferro, Direttore della Banca di San Marino e docente di economia bancaria all’Università di Macerata, è proprio l’assenza di interpretazioni certe delle normative vigenti che espone le banche al rischio di guai giudiziari come quello che ha investito la Cassa di Risparmio. Dallo stillicidio di nomi degli indagati è intanto trapelato anche quello di Claudio Catalano, noto commercialista romano.
A San Marino nel frattempo la magistratura indaga sulla microspia che è stata trovata mesi addietro nella sala del CdA della Cassa di Risparmio. Qualcuno evidentemente voleva ascoltare ciò che si diceva durante le riunioni: informazioni che dovevano restare riservatissime. Una “spy story” di cui si parlerà certamente anche nei mesi a venire.
Luca Salvatori
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