Un’altra giornata difficile in Siria. Mentre si attende la risoluzione Onu sul Paese, oggi un’autobomba è esplosa ad un posto di blocco delle forze di sicurezza siriane a Idlib, nel nord ovest, causando almeno 12 morti. Altro attentato a Danaa. Esplosione poi a Duma, avvertita anche nella capitale siriana. In questa città epicentro delle rivolte contro il regime di Bashar al Assad, c’erano già state operazioni delle forze di sicurezza del regime e scontri. Secondo le stime Unicef, almeno 384 bambini sono stati uccisi in questi 10 mesi di rivolta contro il regime. Si parla anche di 380 ragazzini arrestati, la gran parte minori di 14 anni. Intanto la Russia giudica inaccettabile la bozza di risoluzione Onu proposta dalla Lega Araba. Ma il capo missione, il sudanese Mohamed el Dabi, ha detto che le violenze sono molto aumentate in questo periodo e ne ha chiesto la fine immediata. Tra l’altro l’Onu ha fatto sapere oggi di aver smesso di contare con affidabilità il numero dei morti in Siria: “Non siamo più in condizione di quantificare”, dice il portavoce dell’alto commissariato per i diritti umani.
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