L’ISS lavora su più livelli. “Vogliamo far lavorare di più l’ospedale - dice il direttore generale, Paolo Pasini - sia per i cittadini che per creare un polo di attrazione”. Il primo atto, in campo sanitario, è arrivato con la firma dei due protocolli di intesa nel settore della cosmesi e degli integratori alimentari. Ma proseguono le trattative con Roma e con le regioni per concludere un accordo sullo scambio di prestazioni. Sia per prestazioni ambulatoriali, che diagnostiche ed ospedaliere. Una prima tornata di colloqui è stata positiva, “San Marino potrebbe offrirsi come provider per altre regioni italiane – dice Pasini – magari del sud”. Ma la trattativa è complessa, dovendo San Marino giostrare tra diverse tariffazioni e prestazioni nell’universo della sanità italiana. La carta dei servizi che uscirà tra gennaio e febbraio fungerà da promozione del sistema sammarinese. Per la prima volta uno strumento completo per aggirarsi sull’eccellenza messa in campo dall’ospedale del Titano. Ma il lavoro di direzione e Authority non si ferma qui. Si lavora ad un protocollo per la collaborazione tecnico scientifica e per la ricerca. Grazie anche al Comitato di Bioetica che introduce questa possibilità. La libera circolazione dei professionisti, importante per lo scambio di risorse da e verso l’Italia. Così come si lavora ad una collaborazione nello scambio epidemiologico, per creare un sistema di vigilanza complessivo che possa prevenire epidemie importanti. “Ci sono molti professionisti che chiedono di lavorare qua”, conclude Pasini. Ora bisogna creare le condizioni per farlo.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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