Siamo agli stessi numeri dello scorso 14 aprile: seppur la situazione dal punto di vista clinico sia diversa si conferma comunque difficile sul fronte epidemiologico. L'Istituto Sicurezza Sociale delinea così attraverso i dati il quadro della seconda fase. 291 il totale degli attuali positivi, molti dei quali asintomatici o paucisintomatici; 184 i guariti; 475 in tutto i contagiati. Età media sui 40 anni, prima era circa 64. Nel dettaglio 35 i positivi alla giornata di ieri su 253 tamponi effettuati (il 13,83%); 28 le persone guarite.
Salgono a 14 i ricoveri: 11 persone si trovano nel reparto Covid e nelle stanze di isolamento in Medicina, di queste 3 sono però in fase di dimissione perché clinicamente guarite. 3 i pazienti in Terapia Intensiva di cui 2 intubati ed 1 critico ma in respirazione autonoma. 277 le persone positive in isolamento a casa. “Se la situazione dovesse degenerare – avvertono i vertici Iss - si dovrà riaprire la seconda ala Covid con altri 12 posti letto e nel caso dirottare personale da altri servizi soprattutto dagli ambulatori che inevitabilmente vanno chiusi con tutti i disagi e ritardi che ne conseguono come già accaduto nella prima fase”. Scenario che ci si augura di poter scongiurare.
181 le quarantene attive ad oggi. 12.675 il totale dei tamponi effettuati da inizio pandemia. Istituito al piano -1 dell'ospedale un ulteriore punto tamponi dedicato a coloro che iniziano e terminano il periodo di isolamento. Tra le questioni che più premono alla popolazione quella del tracciamento dei contatti, che ad oggi - anche a causa di una difficoltà di organico registrata finora nel team dedicato - pecca ancora di tempestività, superando le 24 ore. Per informazioni sul tracciamento contatti stretti va chiamato il n. 0549 994136; il telefono è attivo dalle 9 alle 13 e dalle 13.30 alle 17 dal lunedì a giovedì; il venerdì dalle 9 alle 15 e il sabato dalle 10 alle 12.30. L'Iss avverte inoltre che il numero INFO COVID 4001 è temporaneamente sospeso e verrà riattivato da lunedì 16 novembre in modalità pienamente operativa; ci scusiamo con la cittadinanza per i temporanei disagi.
Fa leva con fermezza sullo sforzo enorme che il sistema sanitario oggi sta compiendo e sull'importanza di gestire bene le variabili tempo e territorio, il Direttore Generale Iss, Alessandra Bruschi. Tempo fondamentale nella diagnosi e gestione dei contatti; agire sul territorio perché “più riusciremo a gestire le persone a domicilio – ha detto - più riusciremo a non saturare l'ospedale e quindi a non chiudere i servizi extra-Covid. La sfida è proprio quella di continuare a rispondere a tutti i bisogni. Siamo piccoli, contiamo su un monitoraggio attento – aggiunge – e, come nostro punto di forza, possiamo personalizzare la strategia al domicilio per i pazienti non gravi”.
Si lavora al contempo per riallacciare buoni rapporti con le realtà sanitarie del circondario in ottica ripristino di utili scambi reciproci.
In merito, infine, alle mascherine chirurgiche in vendita nelle Farmacie dell’ISS e anche seguito a quanto emerso oggi in conferenza stampa da domande di un giornalista, l’Istituto per la Sicurezza Sociale specifica che tutte le mascherine in distribuzione o in vendita (al costo di 40 centesimi l'una) rispettano i requisiti di sicurezza. Nello specifico, le mascherine che riportano la scritta in alto e in piccolo ISS-RSM sono prodotte da una azienda sammarinese, presentano anche un numero di identificativo così da poter essere tracciati tutti i lotti e, oltre a rispettare la certificazione CE dell’Unione Europea, hanno seguito tutto l’iter per la certificazione dei dispositivi di classe 1 e sono registrate anche presso la banca dati del Ministero della Salute Italiano. Stesso requisito di tutti i dispositivi di protezione in dotazione all’ISS e tutte a norma, quindi, anche le mascherine in vendita nelle Farmacie di San Marino.
Nel video le interviste a Sergio Rabini, Direttore Attività Sociali e Sanitarie ISS e Francesca Masi, Direttore Dipartimento Prevenzione ISS.