Conference call tra Obama, Monti, Hollande e Merkel sulla crisi europea: al centro "l'urgenza" di veder tornare l'Europa a crescere, dosando il rigore. I leader di Stati Uniti, Italia, Germania e Francia hanno ribadito la necessità di varare misure urgenti contro la crisi economica. Lo riferiscono fonti diplomatiche, spiegando che nel tardo pomeriggio ha avuto luogo un lungo colloquio telefonico tra il Presidente degli Usa, Barack Obama, il premier Mario Monti, il Presidente francese, François Hollande, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel.
Anche il governo tedesco ha confermato che al centro del dibattito c'è stato il come "bilanciare disciplina e crescita". E' stato "un prosieguo dei colloqui tenuti al G8: i leader hanno affrontato la situazione della eurozona - ha detto una fonte vicina a Berlino - in vista del prossimo vertice Ue". Oggi referendum sul fiscal compact in Irlanda mentre sarà ratificato in Danimarca. Nel colloquio tra i leader di Stati Uniti, Italia, Germania e Francia anche la Siria. I ribelli siriani hanno lanciato ieri sera un ultimatum di 48 ore al presidente Assad affinché cessi la repressione. Almeno altri 62 morti in nuovi bombardamenti a Hula. "Basta con le violenze contro il popolo", sono tornati a chiedere uniti il presidente americano Obama ed i leader europei
Monti, Merkel e Holland. Il mondo è inorridito davanti alle immagini esposte dei bimbi uccisi nel massacro di Hula. La Cina ha ribadito la propria ''opposizione'' a un eventuale intervento militare in Siria rifiutando un ''cambio di regime'' attraverso l'uso della ''forza''. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri.
Anche il governo tedesco ha confermato che al centro del dibattito c'è stato il come "bilanciare disciplina e crescita". E' stato "un prosieguo dei colloqui tenuti al G8: i leader hanno affrontato la situazione della eurozona - ha detto una fonte vicina a Berlino - in vista del prossimo vertice Ue". Oggi referendum sul fiscal compact in Irlanda mentre sarà ratificato in Danimarca. Nel colloquio tra i leader di Stati Uniti, Italia, Germania e Francia anche la Siria. I ribelli siriani hanno lanciato ieri sera un ultimatum di 48 ore al presidente Assad affinché cessi la repressione. Almeno altri 62 morti in nuovi bombardamenti a Hula. "Basta con le violenze contro il popolo", sono tornati a chiedere uniti il presidente americano Obama ed i leader europei
Monti, Merkel e Holland. Il mondo è inorridito davanti alle immagini esposte dei bimbi uccisi nel massacro di Hula. La Cina ha ribadito la propria ''opposizione'' a un eventuale intervento militare in Siria rifiutando un ''cambio di regime'' attraverso l'uso della ''forza''. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri.
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