Rigore scientifico, prospettiva bioetica, sensibilità umana. Con il documento, il Comitato Sammarinese di Bioetica conclude il lavoro sulla più grande crisi sanitaria globale della storia contemporanea, avviato fin dagli esordi della pandemia. Si tratta di una “mappatura” delle ricadute sulla società sammarinese, al di là quindi degli i effetti sanitari.
Un unicum sia per i contenuti sia per il metodo di lavoro: il CSB ha invitato a collaborare le forze sociali e gli organismi della Repubblica dalle forze dell'ordine ai dirigenti scolastici, dalla commissione CSD Onu all'Apas.
I dati raccolti sono stati pubblicati in appendice al documento, con un focus sugli effetti indiretti della pandemia sulle persone con disabilità, gli studenti di ogni ordine e grado scolastico. "Comprendere, attraverso questi dati, quanto sia avvenuto in via eccezionale, affinché, dalla “straordinarietà” non solo si tragga il necessario insegnamento utile a mitigare gli effetti indiretti ancora attivi in tutti i Paesi coinvolti, ma si proceda nelle fasi di post-emergenza, come ci insegna la medicina delle catastrofi", ha detto in udienza la presidente Luisa Maria Borgia. "L'auspicio - hanno detto i Capitani Reggenti - è che la drammatica sfida che abbiamo affrontato possa rappresentare l'occasione per una crescita civile, per fortificare la nostra capacità di fronteggiare eventi emergenziali, nel rispetto dei diritti umani e facendo patrimonio dell'ampio bagaglio di conoscenze ed esperienze acquisite".
Nel video l'intervista a Luisa Maria Borgia, Presidente Comitato sammarinese di bioetica Roberto Garofalo, membro CSB e Presidente comitato Etico ISMET